Sezioni Unite

Penale

Sentenza n. 46387 ud. 15/07/2021 - deposito del 17/12/2021 - Pena

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che il decorso del tempo necessario ai fini dell'estinzione della pena detentiva, ai sensi dell'art. 172, quarto comma, cod. pen., ha inizio il giorno in cui la condanna è divenuta irrevocabile, si interrompe con la carcerazione del condannato e comincia nuovamente a decorrere se il condannato, una volta iniziata l'esecuzione della pena mediante la carcerazione, vi si sottragga volontariamente con condotta di evasione, e che la sospensione dell'esecuzione disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 656, comma 5, cod. proc. pen., non integra alcuna delle ipotesi di cui all'art. 172, quinto comma, cod. pen.

Sentenza n. 42414 ud. 29/04/2021 - deposito del 18/11/2021 - Reato

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che le circostanze attenuanti che concorrono sia con circostanze aggravanti soggette a giudizio di comparazione ai sensi dell'art. 69 cod. pen., che con circostanza che invece non lo ammette in modo assoluto, devono essere previamente sottoposte a tale giudizio e, se sono ritenute equivalenti, si applica la pena che sarebbe inflitta per il reato aggravato da circostanza "privilegiata" se non ricorresse alcuna di dette circostanze.

Sentenza n. 42415 ud. 27/05/2021 - deposito del 18/11/2021 - Misure di sicurezza patrimoniali

In tema di confisca, le Sezioni Unite penali hanno affermato che, qualora il prezzo o il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l'ablazione del denaro, comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto, che rappresenti l'effettivo accrescimento patrimoniale monetario da quest'ultimo conseguito per effetto del reato; tale confisca deve essere qualificata come confisca diretta, e non per equivalente, e non è ostativa alla sua adozione l'allegazione o la prova dell'origine lecita del numerario oggetto di ablazione.

Sentenza n. 40275 ud. 15/07/2021 - deposito del 08/11/2021 -  Reato

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che:
- ai fini dell'integrazione della circostanza aggravante della c.d. "minorata difesa", prevista dall'art. 61, primo comma, n.5, cod. pen., le circostanze di tempo, di luogo o di persona, di cui l'agente ha profittato in modo tale da ostacolare la predetta difesa, devono essere accertate alla stregua di concreti e concludenti elementi di fatto atti a dimostrare la particolare situazione di vulnerabilità - oggetto di profittamento - in cui versava il soggetto passivo, essendo necessaria, ma non sufficiente, l'idoneità astratta delle predette condizioni a favorire la commissione del reato;
- la commissione del reato "in tempo di notte" può configurare la circostanza aggravante in esame, sempre che sia raggiunta la prova che la pubblica o privata difesa ne siano rimaste in concreto ostacolate e che non ricorrano circostanze ulteriori, di natura diversa, idonee a neutralizzare il predetto effetto.

Sentenza n. 39005 ud. 29/04/2021 - deposito del 28/10/2021 - Misure cautelari

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che il giudice che ritenga adeguata e proporzionata la sola misura cautelare dell'obbligo di mantenere una determinata distanza dalla persona offesa di cui all'art. 282-ter, comma 1, cod. proc. pen., può limitarsi ad indicare tale distanza, mentre, nel caso in cui disponga, anche cumulativamente, le misure del divieto di avvicinamento ai luoghi da essa abitualmente frequentati e/o di mantenimento della distanza dai medesimi, deve indicarli specificamente.

Sentenza n. 38402 ud. 15/07/2021 - deposito del 26/10/2021 - Reati contro la persona

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che la fattispecie del delitto di omicidio, realizzata a seguito di quella di atti persecutori nei confronti della medesima vittima, contestata e ritenuta nella forma di delitto aggravato ai sensi degli artt. 575, 576, comma primo, n. 5.1, cod. pen. - punito con la pena edittale dell'ergastolo - integra, in ragione dell'unitarietà del fatto, un reato complesso ai sensi dell'art. 84, primo comma, cod. pen..

Ordinanza n. 36958 ud. 27/05/2021 - deposito del 11/10/2021 - Delitti contro l'ordine pubblico

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che:
- la condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si sostanzia nello stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa dell'associazione che deve dimostrarsi idoneo, per le caratteristiche assunte nel caso concreto, a dare luogo alla "messa a disposizione" del sodalizio stesso, per il perseguimento dei comuni fini criminosi;
- nel rispetto del principio di materialità ed offensività della condotta, l'affiliazione rituale può costituire indizio grave della condotta di partecipazione al sodalizio, ove risulti ― sulla base di consolidate e comprovate massime di esperienza ― alla luce di elementi di contesto che ne comprovino la serietà ed effettività, l'espressione non di una mera manifestazione di volontà, bensì di un patto reciprocamente vincolante e produttivo di un'offerta di contribuzione permanente tra affiliato ed associazione.

Sentenza n. 36959 ud. 24/06/2021 - deposito del 11/10/2021 - Misure cautelari

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che il provvedimento di sequestro preventivo di beni ex art. 321, comma 2, cod. proc. pen., finalizzato alla confisca di cui all'art. 240 cod. pen, deve contenere la concisa motivazione anche del periculum in mora da rapportare alle ragioni che rendono necessaria l'anticipazione dell'effetto ablativo della confisca prima della definizione del giudizio, salvo restando che, nelle ipotesi di sequestro delle cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisca reato, la motivazione può riguardare la sola appartenenza del bene al novero di quelli confiscabili ex lege.

Sentenza n. 30305 ud. 25/03/2021 - deposito del 03/08/2021 - Rapporti giurisdizionali con autorità straniere

Le Sezioni Unite hanno affermato che la commutazione dell'ergastolo in attuazione di una condizione apposta in un provvedimento di estensione dell'estradizione, adottato da uno Stato estero il cui ordinamento non ammette la pena perpetua, esplica i suoi effetti soltanto in relazione alla pena oggetto della condizione, nell'ambito della relativa procedura di estensione, senza operare con riguardo ad altra pena dell'ergastolo - oggetto di un cumulo con la prima - irrogata con una condanna per la cui esecuzione sia stato in precedenza emesso altro provvedimento di estradizione non condizionato.

Sentenza n. 27421 ud. 25/02/2021 - deposito del 15/07/2021 - Esecuzione

Il giudice dell'esecuzione, investito della richiesta di confisca ex art. 240-bis cod. pen., esercitando gli stessi poteri che, in ordine a tale misura di sicurezza atipica, sono propri del giudice della cognizione, può disporla, fermo restando il criterio di "ragionevolezza temporale", in ordine ai beni che sono entrati nella disponibilità del condannato fino alla pronuncia della sentenza per il cd. "reato spia", salva comunque la possibilità di confisca anche di beni acquistati in epoca posteriore alla resistenza, ma con risorse finanziarie possedute prima.

Sentenza n. 29541 ud. 16/07/2020 - deposito del 23/10/2020 - Reato 

Le Sezioni unite hanno affermato che: - i reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni hanno natura di reato proprio non esclusivo; - il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone e quello di estorsione si differenziano tra loro in relazione all'elemento psicologico, da accertarsi secondo le ordinarie regole probatorie; - il concorso del terzo nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone è configurabile nei soli casi in cui questi si limiti ad offrire un contributo alla pretesa del creditore, senza perseguire alcuna diversa ed ulteriore finalità.

Sentenza n. 27236 ud. 16/07/2020 - deposito del 01/10/2020 - Delitti contro la persona 

Le Sezioni Unite hanno affermato che l'abuso di autorità cui si riferisce l'art. 609-bis, comma primo, cod. pen., presuppone una posizione di preminenza, anche di fatto e di natura privata, che l'agente strumentalizza per costringere il soggetto passivo a compiere o subire atti sessuali.

Sentenza n. 27104 ud. 16/07/2020 - deposito del 29/09/2020 - Misure cautelari 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un'ordinanza che abbia disposto o confermato una misura cautelare personale, trovano applicazione le previsioni dell'art. 309, commi 5 e 10, cod. proc. pen., con inizio di decorrenza dei relativi termini dal momento in cui gli atti trasmessi dalla Corte di cassazione pervengono alla cancelleria del tribunale.

Sentenza n. 24990 ud. 30/01/2020 - deposito del 02/09/2020 - Stupefacenti 

Le Sezioni Unite hanno affermato che la circostanza attenuante del lucro e dell'evento di speciale tenuità di cui all'art. 62, n. 4, cod. pen. è applicabile, indipendentemente dalla natura del bene giuridico oggetto di tutela, ad ogni tipo di delitto commesso per un motivo di lucro, compresi i delitti in materia di stupefacenti, ed è compatibile con la fattispecie di lieve entità prevista dall'art. 73, comma 5, del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309.

Sentenza n. 23948 ud. 28/11/2019 - deposito del 17/08/2020 - Notificazioni 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, in relazione alle situazioni precedenti all'introduzione dell'art. 162, comma 4-bis cod. proc. pen. ad opera della legge n. 103 del 2017, la sola elezione di domicilio presso il difensore d'ufficio, da parte dell'indagato, non è di per sé presupposto idoneo per la dichiarazione di assenza di cui all'art. 420-bis cod. proc. pen., dovendo il giudice in ogni caso verificare, anche in presenza di altri elementi, che vi sia stata un'effettiva instaurazione di un rapporto professionale tra il legale domiciliatario e l'indagato, tale da fargli ritenere con certezza che quest'ultimo abbia conoscenza del procedimento ovvero si sia sottratto volontariamente alla conoscenza del procedimento stesso.

Sentenza n. 23166 ud. 28/05/2020 - deposito del 29/07/2020 - Misure cautelari 

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, hanno affermato che la retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, di cui all'art.297, comma 3, cod.proc.pen., deve essere effettuata computando l'intera durata della custodia cautelare subita, anche se relativa a fasi non omogenee.

Sentenza n. 21368 ud. 26/09/2019 - deposito del 17/07/2020 Patteggiamento 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, a seguito dell'introduzione della previsione di cui all'art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen., è ammissibile il ricorso per cassazione per vizio di motivazione avverso la sentenza di applicazione di pena con riferimento alle misure di sicurezza, personali o patrimoniali, che non abbiano formato oggetto dell'accordo delle parti.

Sentenza n. 21369 ud. 26/09/2019 - deposito del 17/07/2020 - Patteggiamento 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, a seguito dell'introduzione della previsione di cui all'art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen., è ammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione di pena avente ad oggetto l'applicazione o l'omessa applicazione di sanzioni amministrative accessorie ai sensi dell'art. 606 cod. proc. pen.

Sentenza n. 19214 ud. 30/01/2020 - deposito del 24/06/2020 - Misure cautelari 

Le Sezioni Unite, hanno affermato che sussiste l'interesse del pubblico ministero ad impugnare il provvedimento con il quale il tribunale del riesame, rilevata l'incompetenza del giudice per le indagini preliminari, annulli, per carenza delle condizioni di applicabilità, l'ordinanza con cui quello stesso giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, se l'impugnazione è funzionale a garantire il tempestivo intervento del giudice competente.

Sentenza n. 17274 ud. 26/03/2020 - deposito del 05/06/2020 - Misure cautelari

Le Sezioni Unite hanno affermato che, in caso di applicazione di una misura cautelare personale da parte del tribunale del riesame, in accoglimento dell'appello proposto dal pubblico ministero avverso la decisione di rigetto del giudice per le indagini preliminari, non è necessario procedere all'interrogatorio di garanzia a pena di inefficacia della misura suddetta, atteso che il diritto di difesa è già assicurato dall'instaurazione del contraddittorio in sede di impugnazione cautelare. 

Sentenza n. 14723 ud. 19/12/2019 - deposito del 12/05/2020 Patrocinio dei non abbienti 

In tema di patrocinio a spese dello Stato, le Sezioni Unite hanno affermato che la falsità o l'incompletezza della dichiarazione sostitutiva di certificazione prevista dall'art. 79, comma 1, lett. c) d.P.R. n. 115 del 2002, qualora i redditi effettivi non superino il limite di legge, non comporta la revoca dell'ammissione al beneficio, che può essere disposta solo nelle ipotesi espressamente disciplinate dagli artt. 95 e 112 d.P.R. n. 115 del 2002.

Sentenza n. 14722 ud. 30/01/2020 - deposito del 12/05/2020 - Stupefacenti 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, a seguito della riforma introdotta in tema di stupefacenti dal d.l. 20 marzo 2014, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 16 marzo 2014, n. 79, mantengono validità i criteri fissati dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 36258 del 24 maggio 2012, Biondi, per l'individuazione della soglia oltre la quale è configurabile la circostanza aggravante dell'ingente quantità prevista dall'art. 80, comma 2, d.P.R. n. 309 del 1990 e che, con riferimento in particolare alle c.d. droghe leggere, la soglia rimane fissata in 2 kg. di principio attivo.

Sentenza n. 13539 ud. 30/01/2020 - Edilizia 

Le Sezioni Unite hanno affermato i seguenti principi:

- la confisca di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001 può essere disposta anche in presenza di una causa estintiva determinata dalla prescrizione del reato, purché la sussistenza della lottizzazione abusiva sia stata già accertata, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, nell'ambito di un giudizio che abbia assicurato il pieno contraddittorio e la più ampia partecipazione degli interessati, fermo restando che, una volta intervenuta detta causa, il giudizio non può, in applicazione dell'art. 129, comma 1, cod. proc. pen., proseguire al solo fine di compiere il predetto accertamento;

- in caso di declaratoria, all'esito del giudizio di impugnazione, di estinzione del reato di lottizzazione abusiva per prescrizione, il giudice d'appello e la Corte di cassazione sono tenuti, in applicazione dell'art. 578-bis cod. proc. pen., a decidere sull'impugnazione agli effetti della confisca di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001.

Sentenza n. 13178 ud. 28/11/2019 - Reati contro l'economia pubblica 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 513-bis cod. pen., è necessario il compimento di atti di concorrenza che, posti in essere nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale o comunque produttiva, siano connotati da violenza o minaccia e idonei a contrastare od ostacolare la libertà di autodeterminazione dell'impresa concorrente.

Sentenza n. 12778 ud. 27/02/2020 - Notificazioni 

Le Sezioni unite della Corte di cassazione hanno affermato i seguenti principi di diritto:
- le notificazioni all'imputato detenuto, anche nel caso in cui abbia eletto o dichiarato domicilio, devono sempre essere eseguite nel luogo di detenzione, con le modalità di cui all'art. 156, comma 1, cod. proc. pen., mediante consegna di copia alla persona;
- la notifica all'imputato detenuto eseguita presso il domicilio dichiarato o eletto dà luogo ad una nullità a regime intermedio, soggetta alla sanatoria prevista dall'art. 184 cod. proc. pen.

Sentenza n. 12348 ud. 16/04/2020 - Stupefacenti

Le Sezioni Unite hanno affermato che il reato di coltivazione di stupefacenti è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediatezza, essendo sufficienti la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente; devono però ritenersi escluse, in quanto non riconducibili all'ambito di applicazione della norma penale, le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che, per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell'ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore. 

Sentenza n. 11803 ud. 27/02/2020 - Misure cautelari 

In tema di procedimento di riesame avverso provvedimenti impositivi di misure cautelari coercitive le Sezioni Unite hanno affermato che la persona detenuta o internata ovvero sottoposta a misura in concreto limitativa della possibilità di partecipare all'udienza camerale può esercitare il diritto di comparire personalmente all'udienza stessa solo se ne ha fatto richiesta, anche per il tramite del difensore, con l'istanza di riesame, ferma restando la facoltà di chiedere di essere sentita su specifici temi con l'istanza di differimento dell'udienza ai sensi dell'art. 309, comma 9-bis, cod. proc. pen.

Sentenza n. 8545 ud. 19/12/2019 - Reato 

Le Sezioni Unite hanno affermato che l'aggravante agevolatrice dell'attività mafiosa, prevista dall'art. 416-bis, comma primo, cod. pen., ha natura soggettiva, inerendo ai motivi a delinquere, ed è caratterizzata da dolo intenzionale; nel reato concorsuale, è estensibile al concorrente che non sia animato da tale scopo a condizione che egli risulti consapevole dell'altrui finalità agevolatrice, secondo la disciplina generale dettata dall'art. 59, comma secondo, cod. pen., che attribuisce all'autore del reato gli effetti delle circostanze aggravanti da lui conosciute.

Sentenza n. 8544 ud. 24/10/2019 - Delitti contro l'ordine pubblico 

In tema di concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, le Sezioni Unite hanno affermato che i principi enunciati dalla sentenza della Corte EDU del 14 aprile 2015, Contrada contro Italia, non si estendono nei confronti di coloro che, condannati per comportamenti tenuti in epoca antecedente alla sentenza delle Sezioni Unite Demitry del 1994, siano rimasti estranei al giudizio promosso innanzi alla Corte Europea, ma si trovino nella medesima posizione quanto a prevedibilità della condanna in relazione a detto reato, in quanto la richiamata decisione del giudice sovranazionale non costituisce sentenza pilota e neppure può ritenersi espressiva di un orientamento consolidato della giurisprudenza europea.

Sentenza n. 5788 ud. 18/04/2019 - Procedimenti speciali 

Le Sezioni Unite hanno affermato che nel corso del giudizio abbreviato condizionato ad integrazione probatoria a norma dell'art. 438, comma 5, cod. proc. pen. o nel quale l'integrazione sia stata disposta a norma dell'art. 441, comma 5, dello stesso codice, è possibile la modifica dell'imputazione solo per i fatti emergenti dagli esiti istruttori ed entro i limiti previsti dall'art. 423 cod. proc. pen.

Sentenza n. 5464 ud. 26/09/2019 - Parte civile 

Le Sezioni Unite hanno affermato che, nel giudizio di legittimità, spetta alla Corte di cassazione provvedere, ai sensi dell'art. 541 cod. proc. pen., alla condanna generica dell'imputato ricorrente al pagamento delle spese processuali sostenute dalla parte civile ammessa al patrocinio a spese dello Stato; spetta invece al giudice del rinvio o a quello che ha pronunciato la sentenza passata in giudicato la liquidazione di tali spese mediante l'emissione del decreto di pagamento ai sensi degli artt. 82 e 83, d.P.R. n. 115 del 2002.

Sentenza n. 4535 ud. 18/04/2019 - Competenza 

Le Sezioni Unite hanno affermato che la competenza a provvedere, ai sensi dell'art. 168 d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, sulla istanza di liquidazione delle spese di custodia dei beni sequestrati presentata dopo l'archiviazione del procedimento spetta al giudice per le indagini preliminari in qualità di giudice dell'esecuzione.

Sentenza n. 51 ud. 28/11/2019 - Intercettazioni telefoniche 

Le Sezioni Unite hanno affermato che il divieto di cui all'art. 270 cod. proc. pen. di utilizzazione dei risultati di intercettazioni di conversazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse siano state autorizzate - salvo che risultino indispensabili per l'accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza - non opera con riferimento ai risultati relativi a reati che risultano connessi ex art. 12 cod. proc. pen. a quelli in relazione ai quali l'autorizzazione era stata ab origine disposta, sempreché rientrino nei limiti di ammissibilità previsti dalla legge.