Quarta sezione

Civile

Ordinanza interlocutoria n. 40004 del 14/12/2021 - Impiego pubblico 

La Sezione lavoro ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 2033 c.c., per contrarietà agli artt. 11 e 117 Cost., in rapporto all'art. 1 del Protocollo 1 alla CEDU, nella parte in cui, in caso di indebito retributivo erogato da un ente pubblico e di legittimo affidamento del dipendente pubblico percipiente nella definitività dell'attribuzione, consente un'ingerenza non proporzionata nel diritto dell'individuo al rispetto dei suoi beni.

Ordinanza interlocutoria n. 29213 del 20/10/2021 - Impiego pubblico 

La Sezione lavoro ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l'eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite in ordine alla articolata questione, ritenuta di massima di particolare importanza, concernente la rilevanza o meno, nella ricostruzione di carriera, del servizio prestato nella scuola materna dall'insegnante non di ruolo che passi alla scuola di istruzione secondaria.

Ordinanza interlocutoria n. 28627 del 18/10/2021 - Igiene e sanità pubblica 

La Sezione Lavoro ha sollevato questione di legittimità costituzionale, per contrarietà agli artt. 97 e 98 Cost., dell'art. 15, comma 5, della l.r. Calabria n. 11 del 2004, nella parte in cui prevede che gli incarichi di direttore sanitario e di direttore amministrativo delle aziende del servizio sanitario regionale hanno comunque termine ed i relativi rapporti di lavoro sono risolti di diritto nell'ipotesi di cessazione, per revoca, decadenza, dimissioni o qualsiasi altra causa, del direttore generale.

Sentenza n. 25732 del 22/09/2021 - Lavoro subordinato

Con riferimento all'art. 4 della l. n. 300 del 1970 - come modificato dagli artt. 23, comma 1, del d.lgs. n. 151 del 2015, e 5, comma 2, del d.lgs. n. 185 del 2016 - la Sezione lavoro ha affermato che sono consentiti i controlli anche tecnologici posti in essere dal datore di lavoro finalizzati alla tutela di beni estranei al rapporto di lavoro o ad evitare comportamenti illeciti, in presenza di un fondato sospetto circa la commissione di un illecito, purché sia assicurato un corretto bilanciamento tra le esigenze di protezione di interessi e beni aziendali, correlate alla libertà di iniziativa economica, rispetto alle imprescindibili tutele della dignità e della riservatezza del lavoratore, sempre che il controllo riguardi dati acquisiti successivamente all'insorgere del sospetto. Non ricorrendo le condizioni suddette la verifica della utilizzabilità a fini disciplinari dei dati raccolti dal datore di lavoro andrà condotta alla stregua dell'art. 4 l. n. 300 del 1970, in particolare dei suoi commi 2 e 3.

Ordinanza interlocutoria n. 19618 del 18/09/2020 - Lavoro 

La Sezione lavoro ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l'eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite in ordine alla articolata questione, ritenuta di massima di particolare importanza, concernente - in presenza di disposizione del dirigente scolastico con la quale si sia imposto al corpo docente di rispettare il deliberato dell'assemblea degli studenti volto a garantire l'affissione del crocifisso durante le ore di lezione - la legittimità o meno della rimozione del crocifisso stesso da parte del docente prima dell'inizio della lezione, da valutarsi in ragione della configurabilità, o meno, della lesione della libertà di coscienza e di religione del docente medesimo ovvero di una discriminazione indiretta determinata dalla predetta disposizione, nel quadro di un necessario giudizio di bilanciamento tra libertà di insegnamento e rispetto della coscienza civile e morale degli alunni.

Sentenza n. 12041 del 19/06/2020 - Lavoro 

In tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e la malattia professionale, l'accertamento in sede civile del fatto costituente reato di cui agli artt. 10 e 11 del d.P.R. n. 1124 del 1 1965, sia in caso di azione del lavoratore per il cd. danno differenziale che di azione di regresso dell'INAIL, deve essere effettuato sulla base delle regole comuni della responsabilità contrattuale, anche con riguardo all'elemento soggettivo della colpa e del nesso causale tra fatto ed evento dannoso.

Sentenza n. 10414 del 01/06/2020 - Principi di diritto comunitario 

Nell'ipotesi di trasferimento di azienda in accertato stato di crisi aziendale, ai sensi dell'art. 2, comma 5, lett. c) della l. n. 675 del 1977, ovvero in amministrazione straordinaria, in caso di continuazione o di mancata cessazione dell'attività (come, nella specie, per la cessione di parte del compendio aziendale da Alitalia C.A.I. a Alitalia S.A.I.), l'accordo sindacale ex art. 47, comma 4-bis, della l. n. 428 del 1990, può prevedere deroghe all'art. 2112 c.c. concernenti le condizioni lavoro, fermo restando il trasferimento dei rapporti di lavoro al cessionario, in attuazione della direttiva 2001/23/CE.

Sentenza n. 10219 del 28/05/2020 - Lavoro pubblico 

Nell'impiego pubblico contrattualizzato la domanda con la quale il dipendente assunto a tempo determinato, invocando il principio di non discriminazione nelle condizioni di impiego, rivendica il medesimo trattamento retributivo previsto per l'assunto a tempo indeterminato soggiace al termine quinquennale di prescrizione previsto dall'art. 2948 nn. 4 e 5 c.c. che decorre, anche in caso di illegittimità del termine apposto ai contratti, per i crediti che sorgono nel corso del rapporto lavorativo dal giorno della loro insorgenza e per quelli che si maturano alla cessazione del rapporto a partire da tale momento. (Principio affermato ex art. 363, comma 3, c.p.c.).

Sentenza n. 3472 del 12/02/2020 - Principi di diritto comunitario

Nel settore scolastico, nelle ipotesi di reiterazione illegittima dei contratti a termine stipulati per la copertura di posti vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre, e che rimangano prevedibilmente tali per l'intero anno scolastico, deve essere qualificata misura proporzionata, effettiva, sufficientemente energica ed idonea a sanzionare debitamente l'abuso ed a cancellare le conseguenze della violazione del diritto dell'UE, secondo l'interpretazione resa dalla Corte di giustizia UE nella sentenza dell'8 maggio 2019 (causa C494/17, Rossato), l'immissione in ruolo acquisita da docenti e personale ATA attraverso l'operare degli strumenti selettivi-concorsuali pregressi alla l. n. 107 del 2015, senza preclusione per il risarcimento di eventuali danni ulteriori e diversi, con oneri di allegazione e prova a carico del lavoratore che, in tal caso, non beneficia di alcuna agevolazione probatoria da danno presunto.

Sentenza n. 1663 del 24/01/2020 - Lavoro subordinato

Ai rapporti di collaborazione di cui all'art. 2 del d.lgs. n. 81 del 2015, pur non riconducibili ad un "tertium genus" intermedio tra lavoro autonomo e subordinazione, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, senza necessità di ulteriori indagini, tutte le volte in cui, integrandosi il requisito della etero-organizzazione nella fase funzionale di esecuzione del rapporto, le modalità di coordinamento della prestazione, personale e continuativa, del collaboratore, siano imposte dal committente.

Sentenza n. 3472 del 12/02/2020 - Principi di diritto comunitario 

Nel settore scolastico, nelle ipotesi di reiterazione illegittima dei contratti a termine stipulati per la copertura di posti vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre, e che rimangano prevedibilmente tali per l'intero anno scolastico, deve essere qualificata misura proporzionata, effettiva, sufficientemente energica ed idonea a sanzionare debitamente l'abuso ed a cancellare le conseguenze della violazione del diritto dell'UE, secondo l'interpretazione resa dalla Corte di giustizia UE nella sentenza dell'8 maggio 2019 (causa C494/17, Rossato), l'immissione in ruolo acquisita da docenti e personale ATA attraverso l'operare degli strumenti selettivi-concorsuali pregressi alla l. n. 107 del 2015, senza preclusione per il risarcimento di eventuali danni ulteriori e diversi, con oneri di allegazione e prova a carico del lavoratore che, in tal caso, non beneficia di alcuna agevolazione probatoria da danno presunto.