Le domande più frequenti sul visto E-2: il Treaty Investor Visa.

07.01.2021

Il visto sul quale mi sono maggiormente specializzata negli anni - iniziando negli Stati Uniti e rimanendo aggiornata una volta tornata in Italia, è il treaty investor visa (a/k/a visto E-2). 

La maggior parte delle consulenze prima e delle richieste di lavoro poi, sono proprio inerenti a questo visto: complessità, tempistiche, requisiti. 

Ecco perché ho deciso di raccogliere le domande più frequenti in materia.

3, 2, 1. Let's start. 

Di quale somma di denaro é necessario disporre per poter richiedere un visto treaty investor?

Questa rappresenta in assoluto la domanda più gettonata. Il motivo è semplice: nasce dalla curiosità mossa da "ho sentito dire...", "ho letto su internet" o dal "un mio amico mi ha detto che...". La comune convinzione è quella secondo cui l'investimento utile ed imprescindibilmente necessario a richiedere un visto di tipo E sia pari o superiore a $100,000.00. Ma esiste davvero una regola universalmente applicabile? La risposta è NO. Invero, anche le richieste che si basano su un importo inferiore possono essere approvate. Questo perché? È semplice: l'ammontare dell'investimento dipende dalla natura dell'attività che s'intende svolgere. Se si ha l'intenzione di aprire un ristorante o una pizzeria, tale somma potrebbe non essere sufficiente. Diversamente potrebbe esserlo se si ha intenzione di aprire uno studio di consulenza, ad esempio, nel settore del turismo. 

Chi ha ottenuto un visto E-2 può fare richiesta di Green Card?

Il visto E-2 è considerato una validissima opportunità che permette di vivere e lavorare negli Stati Uniti mediante un investimento in una società.

È altrettanto vero, però, che si tratta di un visto non immigrante e, per tale ragione, non comporta in automatico l'ottenimento di una green card

Tutto ciò premesso, delle valide opzioni per poter traslare un visto E-2 in una green card possono, essere riassumibili nelle 5 che seguono.

  1. Investire una somma maggiore di denaro ed applicare per una green card da investitore (immigrant investor program). Se un soggetto, infatti, ha dei soldi da investire può richiedere una green card da investitore seppur stia ancora portando avanti la propria attività negli Stati Uniti con un visto E-2. Ovviamente si parla di costi ingenti: deve essere investito 1 milione di dollari e devono essere messi a disposizione almeno 10 posti di lavoro nella società del richiedente. Inoltre è fondamentale che la somma di denaro utilizzata ai fini dell'investimento possa essere tracciabile. 
  2. Investire in un progetto di un centro locale ed applicare per una green card da investitore. In questo caso - anziché investire 1 milione di dollari nella propria attività - è possibile investire una somma inferiore  (circa 500,000 dollari) nel progetto di un comunità locale ed essere così considerato un investitore passivo, pur continuando ad operare nella propria attività negli Stati Uniti con un visto E-2. Il requisito della messa a disposizione di 10 nuovi posti di lavoro può essere attuato anche indirettamente mediante il progetto della comunità locale. Questa seconda ipotesi rappresenta una soluzione più economica per ottenere una green card. Tuttavia, vincola i soldi dell'investitore nel progetto di una comunità locale per 5 anni.
  3. Avere uno sponsor. Può anche accadere che se un soggetto viene assunto per ricoprire una posizione lavorativa perfettamente congeniale con la sua formazione ed avendo le qualifiche necessarie a dimostrare competenze eccezionali (extraordinaries abilities), si possa ottenere un'eccezione (c.d. national interest waiver) per ottenere una certificazione di lavoro permanente. Questo potrebbe significativamente accelerare e semplificare la conversione in green card. Tuttavia il datore di lavoro ha l'obbligo di dar seguito ad una campagna di assunzioni al fine di dimostrare che non ci sono dei lavoratori americani idonei a ricoprire la medesima posizione, andando a documentare tutto il processo di assunzione. Tale attività dovrà essere svolta pubblicando annunci di lavoro sui principali quotidiani, su siti web predisposti nonché assumendo società di recruitment al fine di trovare possibili candidati. Questa procedura è percorribile seppur particolarmente complessa. 
  4. Essere sponsorizzato da un membro della famiglia: c.d. family based green card (di cui trovate un articolo ad hoc sul mio sito). Se un soggetto è parente stretto di un cittadino americano o di un possessore di green card, sarà il congiunto a sponsorizzare il soggetto detentore di visto investitore al fine di ottenere una green card pur continuando a lavorare e gestire la propria attività con visto E-2.  
  5. Creare un nuovo business fuori dagli Stati Uniti. Un soggetto può lavorare per società collocate all'estero e poi iniziare a lavorare per le stesse, situate negli Stati Uniti, ma come manager trasferito tra società. In quest'ultimo caso si tratta di visto L-1 di cui parleremo in apposito articolo.

Quale tipo di attività si consiglia maggiormente di avviare per ottenere un visto di tipo E?

Le attività che, ad oggi, hanno dato margini maggiori di buona riuscita sono di seguito sinteticamente elencate:

  • Multinazionali
  • Franchising
  • Consulenza
  • Acquisto di una precedente attività
  • Ristoranti

Quanto tempo ci vuole ad ottenere un visto E-2?

Il tempo stimato per l'ottenimento del visto E-2 varia in base al Consolato, da un minimo di 2 settimane ad un massimo di 6 mesi. Dopo che la revisione iniziale è completata, il Consolato provvederà a fissare un colloquio con il richiedente. Se il visto E-2 viene approvato, può volerci fino ad una settimana affinché venga effettivamente rilasciato.

È complesso vedersi rilasciare un visto E-2?

Il visto da investitore E-2 è una valida opzione per tutti quei soggetti che abbiano il desiderio di iniziare un business negli Stati Uniti. Questa tipologia di visto permette, inoltre, agli investitori e ai familiari diretti di vivere negli Stati Uniti: il coniuge dell'investitore può ottenere un permesso di lavoro della medesima durata del visto del detentore del visto E-2 principale ed il visto può essere rinnovato a tempo indeterminato finché la società E-2 continua ad esistere. 

Secondo i dati forniti dal Dipartimento di Stato, il visto E-2 ha subito una crescita esponenziale negli ultimi 5 anni. Il Governo americano ha ricevuto un totale di 57,613 richieste di visto nell'anno solare 2016 (un numero decisamente superiore rispetto alle 43,450 richieste presentate nel 2013), di cui 44,243 sono state approvate in una percentuale pari al 77%.

Il Giappone ha ricevuto il maggior numero di approvazioni, seguito dalla Germania, Francia, Canada e Gran Bretagna. I dati mostrano che il visto E-2 ha subito una crescita costante nelle richieste con una percentuale di approvazione pari all'80% negli ultimi 5 anni. Per tale motivo possiamo dire che - con una pianificazione molto rigida - può essere agevolmente approvato. È importante specificare che la maggior parte dei dinieghi è ricollegabile al fatto che i richiedenti procedano da soli - ovvero senza l'ausilio di esperti di settore - alla presentazione della richiesta. 

La procedura volta all'ottenimento del visto E-2 può risultare scoraggiante però i potenziali investitori devono essere anche a conoscenza del fatto che la maggior parte dei visti E-2 vengano approvati se correttamente strutturati.

Il visto E-2 comporta una residenza permanente?

Il visto di tipo E è considerato non immigrante e, per tale ragione, proibisce al possessore di immigrare negli Stati Uniti nel momento in cui il visto è rilasciato o utilizzato per entrare. Di conseguenza, l'E-2 non garantisce un percorso diretto verso la residenza permanente (green card).

Infine. Qual è la differenza che intercorre tra il visto E-1 (treaty treader) ed il visto E-2 (treaty investor)?

Il visto di tipo E-1 è destinato ai cittadini stranieri che desiderano portare avanti un'attività commerciale internazionale dagli Stati Uniti. Per ottenerlo è obbligatorio che più del 50% degli scambi commerciali avvengano tra il paese del titolare del visto e gli Stati Uniti e che il volume di queste transazioni sia "considerevole".

Differentemente, il visto E-2 è destinato agli imprenditori che desiderano costituire o gestire una società nella quale investono un certo capitale. 

Abogado Sarah Silvestri
Immigration Attorney

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