Il visto K-1: il c.d. fiancè visa.

12.11.2019

Innanzitutto, in cosa consiste?

Il K-1 visa, noto anche come fiancè visa, è una tipologia di visto poco conosciuta ma estremamente utile per le coppie che si trovano in una situazione particolare: da un lato, infatti, vi è la presenza di un cittadino americano, e, dall'altro, di un partner con nazionalità differente.

In altre parole, il K-1 visa è un'opzione rivolta a quelle coppie in cui uno dei due partner abbia la cittadinanza statunitense e l'altro non abbia ancora acquisito la residenza permanente negli Stati Uniti, e per questo motivo non possa usufruire di vantaggi ricollegati al possesso della Green Card.

Il K-1 visa è stato creato per permettere al partner straniero di entrare negli Stati Uniti in maniera agevolata, al fine di poter procedere a contrarre matrimonio con il proprio partner cittadino americano (escludendosi che possa applicarsi nel caso in cui il petitioner sia un green card holder ovvero un legal permanent resident).

La denominazione "fiancé visa" fa proprio riferimento al fatto che la sua richiesta venga presentata dal partner statunitense che abbia intenzione di sposare il proprio fidanzato o fidanzata straniero/a. È importante sottolineare che il K-1 visa è applicabile soltanto per quei casi in cui il partner straniero non risieda già negli Stati Uniti sotto un altro titolo di soggiorno, ma viva esclusivamente all'estero.

Inoltre, sarà fondamentale dimostrare che la coppia abbia una relazione autentica e la buona fede della relazione, non solo l'obiettivo di ottenere il visto.

Quali sono i requisiti di ammissibilità?

La presentazione della domanda di visto K-1 comporta il soddisfacimento di alcuni requisiti d'ammissibilità, che rappresentano un passaggio cruciale ai fini del rilascio.In particolare, uno dei requisiti imprescindibili è che almeno uno dei due soggetti coinvolti nella relazione sia un cittadino americano.

A ciò si aggiunga che sarà necessario dimostrare la volontà delle parti di contrarre matrimonio in territorio americano entro 90 giorni dall'ingresso del cittadino non americano, nonché assoluta assenza di qualsivoglia impedimento. Infine è richiesto che la coppia dimostri di essersi incontrata di persona nei 2 anni che precedono la presentazione della richiesta di visto.

Tuttavia, esistono alcune eccezioni specie per quanto concerne l'ultimo requisito: quando, invero, incontrarsi di persona possa rappresentare una violazione di rigorose e consolidate tradizioni di una delle due parti o di pratiche sociali. In questo caso, sarà possibile richiedere l'esenzione da tale requisito. O in alternativa, in situazioni in cui l'incontro di persona potrebbe causare un estremo disagio ad una delle parti, sarà possibile dimostrare che tale requisito non può essere soddisfatto.

Per tali motivi la richiesta di un fiancè visa richiede una certa attenzione e una buona dose di preparazione, soprattutto per quanto riguarda la documentazione necessaria per dimostrare la propria idoneità e l'adempimento dei requisiti richiesti.

Quale procedura sarà poi necessaria per richiedere la residenza permanente?

Dopo la celebrazione del matrimonio, il cittadino non americano potrà procedere con la richiesta di residenza permanente presentando l'Application to Register Permanent Residence or Adjustment of Status. Questo processo consente al cittadino non americano di passare dallo status di K-1 Visa holder a quello di residente permanente negli Stati Uniti, il che offre notevoli vantaggi come la possibilità di lavorare e vivere stabilmente nel Paese.

È importante notare che il processo di richiesta di residenza permanente può essere complesso e richiedere tempi di attesa piuttosto lunghi. Tuttavia, una volta ottenuta la residenza permanente, il cittadino non americano potrà godere di tutti i diritti e i benefici previsti per i residenti negli Stati Uniti, tra cui l'accesso a servizi pubblici e l'opportunità di richiedere la cittadinanza americana dopo un determinato periodo di tempo.

Cosa accade se il cittadino non americano abbia un figlio che debba seguirlo negli Stati Uniti?

Quando si tratta di trasferirsi negli Stati Uniti, è importante considerare non solo i requisiti di ammissibilità caratterizzanti il fiancè visa, ma anche quelle che sono le esigenze specifiche della propria famiglia.Se, infatti, un cittadino non americano desidera portare con sé la progenie negli Stati Uniti, sarà necessario valutare la possibilità di richiedere un visto K-2. È importante notare che questo tipo di visto è disponibile solo se il figlio non abbia ancora compiuto 21 anni e non abbia contratto matrimonio.

In sostanza, se il figlio soddisfa questi criteri, il richiedente potrà fare richiesta di un visto K-2 simultaneamente alla richiesta di K-1 per il coniuge. Si tratta di una soluzione particolarmente utile per coloro che intendano trasferirsi negli Stati Uniti con la propria famiglia e assicurarsi che tutti i membri della famiglia siano uniti sotto lo stesso tetto. 

Tuttavia, è importante prendere in considerazione i tempi di elaborazione e le scadenze dei visti, al fine di pianificare al meglio la propria mossa e garantire una transizione fluida per tutta la famiglia.

È possibile lavorare con un visto K-1? 

Dopo aver ottenuto l'ammissione negli Stati Uniti attraverso il visto K-1, il cittadino non americano avrà la possibilità di richiedere un permesso di lavoro per poter svolgere attività lavorative negli Stati Uniti attraverso la presentazione dell'Application for Employment Authorization all'USCIS.

Tale richiesta dovrà essere presentata successivamente all'ingresso negli Stati Uniti e nel periodo di validità del K-1 visa.

Tuttavia, è importante sottolineare che qualsiasi nulla osta al lavoro ottenuto attraverso un visto non immigrante sarà valido soltanto per i primi 90 giorni successivi all'ingresso. Inoltre, il cittadino non americano potrà richiedere un'estensione del permesso di lavoro solo se avrà presentato formale richiesta di residenza permanente.

Va precisato che il permesso di lavoro concesso in virtù del visto K-1 è temporaneo e sarà valido fino alla scadenza del K-1 visa, ma potrà essere prorogato in caso di necessità.

Infine, è importante tenere presente che il permesso di lavoro non concede alcun diritto al cittadino non americano di rimanere negli Stati Uniti dopo la scadenza del visto se non ha ottenuto la residenza permanente.

Cosa succede nel caso in cui il cittadino non americano abbia un visto differente o faccia ingresso come turista negli Stati Uniti senza aver ottenuto un visto? È possibile contrarre matrimonio?

No! E gravi possono essere le conseguenze per il cittadino non statunitense che faccia ingresso con altro visto ed abbia intenzione di contrarre matrimonio e risiedere negli Stati Uniti. 

La legge americana è molto chiara sul punto: tentare di ottenere un visto o entrare negli Stati Uniti dichiarando una cosa ma intendendone un'altra (c.d. dual intent) potrebbe essere considerata come frode dalla quale derivano pene gravi quali, in via esemplificativa ma non esaustiva, la limitazione ad ottenere in futuro benefici dall'immigrazione - compresa la residenza permanente -, una multa di importo superiore a $10,000 e, in alcuni casi, la reclusione fino a 5 anni.  

Mentre nell'ipotesi in cui il cittadino non americano faccia ingresso negli Stati Uniti con visto regolare e decida successivamente di contrarre matrimonio?

Nel caso di cittadini non americani che intendano contrarre matrimonio con un cittadino americano e richiedere la residenza permanente negli Stati Uniti, la situazione può variare a seconda delle circostanze. Se il cittadino non americano è entrato negli Stati Uniti con un visto diverso dal K-1, potrà applicare per la residenza permanente una volta contratto matrimonio. Tuttavia, se si trova negli Stati Uniti illegalmente, la situazione diventa più complicata. In molti casi, non potrà fare richiesta di adjustment of status per regolarizzare la propria posizione in quella di residente permanente finché si trova negli Stati Uniti. In questo caso, una volta contratto matrimonio, il coniuge dovrà presentare un'apposita richiesta come coniuge e, se approvata, ottenere un visto immigrante presso l'ambasciata americana o il consolato estero. In ogni caso, il processo per ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti può essere complesso e richiedere un'attenta valutazione delle circostanze individuali.

E cosa succede in caso di soggetti che siano fidanzati ma che ancora non abbiamo deciso di sposarsi?

Il visto K-1 è un tipo di visto temporaneo che consente al cittadino non americano di entrare negli Stati Uniti per il solo scopo di contrarre matrimonio nei 90 giorni consentiti dalla data d'ingresso. Tuttavia, è importante sottolineare che questo tipo di visto non è stato progettato per consentire alle persone di entrare negli Stati Uniti con l'obiettivo di conoscersi o trascorrere più tempo insieme per decidere se contrarre o meno matrimonio.

Il visto K-1 è stato creato per consentire ai cittadini americani e non americani di sposarsi e vivere insieme negli Stati Uniti in modo permanente. Questo significa che il visto K-1 non dovrebbe essere visto come uno strumento per far entrare qualcuno negli Stati Uniti per periodi prolungati senza un valido motivo. Il fatto che il visto K-1 abbia una scadenza di 90 giorni dalla data d'ingresso indica chiaramente che il suo scopo principale è quello di permettere ai futuri sposi di formalizzare il matrimonio e iniziare il processo per ottenere la residenza permanente.

Cosa accade se non si contrae matrimonio nei 90 giorni consentiti?

Il visto K-1 ha una scadenza di 90 giorni dalla data d'ingresso negli Stati Uniti e non può essere rinnovato. Ciò significa che se il cittadino non americano non si sposa entro questo periodo, dovrà lasciare il Paese. È importante sottolineare che il cittadino non americano è obbligato a rispettare le leggi sull'immigrazione americane e lasciare gli Stati Uniti entro il termine del visto, qualora non sia stato contratto matrimonio. 

Se il cittadino non americano non rispetta questo obbligo, violerà il diritto dell'immigrazione americano. Tale violazione potrebbe avere ripercussioni sulle future richieste di visto per gli Stati Uniti. Infatti, l'immigrazione americana ha l'autorità di negare i visti ai richiedenti che hanno violato le leggi sull'immigrazione o che sono stati espulsi dagli Stati Uniti. Inoltre, un comportamento che viola le leggi sull'immigrazione può avere conseguenze più gravi, come l'espulsione dal Paese e la messa al bando dall'ingresso negli Stati Uniti per un certo periodo di tempo.

Per questo motivo, è fondamentale che il cittadino non americano rispetti la durata del visto K-1 e le leggi sull'immigrazione degli Stati Uniti, in modo da non compromettere le sue future richieste di visto per gli Stati Uniti.

Nel caso si voglia pianificare il matrimonio, quanto tempo è necessario affinché venga rilasciato?

È importante notare che i tempi d'attesa per l'approvazione delle richieste di visto possono variare notevolmente da caso a caso. Anche se esistono dei tempi d'attesa indicativi, è sempre meglio considerare che ogni caso può presentare delle particolarità che possono influenzare i tempi di approvazione. 

Inoltre, i tempi di attesa potrebbero subire variazioni a seconda della quantità di richieste in attesa di essere processate in un determinato momento o in base alle politiche del governo americano riguardo l'immigrazione.

In generale, i tempi di attesa indicativi possono essere consultati sul sito dell'USCIS, l'agenzia governativa che si occupa dell'immigrazione negli Stati Uniti. Una volta che la procedura di richiesta di visto è stata completata, l'approvazione della richiesta verrà inviata al National Visa Center. Da qui, verrà inviato tutto all'ambasciata americana o al consolato, che prenderà il tempo necessario per valutare la richiesta di visto e prendere una decisione finale. Anche in questo caso, i tempi di attesa possono variare a seconda delle circostanze specifiche e dei fattori coinvolti nella procedura di richiesta del visto.

Abogado Sarah Silvestri
Immigration Attorney

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